moto_yamaha_r6_con_vacuometro_differenziale_attaccato

Finalmente sono riuscito a concretizzare il progetto che avevo in mente ormai da diverso tempo, e che mi permetterà, d'ora in avanti, di effettuare, in totale autonomia, la sincronizzazione dei corpi farfallati della mia moto...

Si tratta del "celeberrimo" vacuometro differenziale, che, da autentico amante della meccanica e del fai da te quale sono, ho realizzato nel mio garage con pochi euro e qualche oretta di sbattimento.

Ma cos'è e, soprattutto, a cosa serve un vacuometro differenziale ?

Si tratta di uno strumento di misura che permette di rilevare, sui motori plurifrazionati, l'eventuale differenza di pressione negativa (depressione) fra un cilindro e l'altro e di azzerarla, effettuando la cosiddetta operazione di allineamento (o sincronizzazione) dei corpi farfallati.

Che siano 2, 3, 4 o 6, tutti i cilindri devono infatti aspirare la medesima quantità d'aria affinché il motore abbia un funzionamento regolare e, soprattutto, sia in grado di esprimere tutto il suo potenziale, in termini di rendimento e prestazioni, e di offrire dunque una guida piacevole ed appagante.

Tale condizione è generalmente soddisfatta quando il motore è nuovo, ma comincia a venir meno con l'uso, con l'aumentare dei chilometri e dunque dell'usura di alcuni organi meccanici (valvole, cilindri, pistoni, segmenti ecc.). Usura che, purtroppo, non è mai omogenea, vale a dire che in ogni motore ci sarà sempre uno o più cilindri la cui capacità di aspirare aria tenderà a diminuire più (o meno) degli altri.

Ma quali sono i sintomi che permettono di capire se i corpi farfallati del nostro motore hanno bisogno di essere sincronizzati ?

Il segnale che caratterizza maggiormente lo scompenso in aspirazione è la comparsa di vibrazioni a un determinato numero di giri, più o meno accentuate a seconda dell'entità del problema. Nel mio caso si manifestavano intorno ai 6.000 e i 7.000 giri/min.

Altri segnali sono:

  • Minimo (e lancetta del contagiri) altalenante;
  • Minore reattività del motore alla rotazione del comando del gas;

Quale vacuometro utilizzare ?

In commercio esistono diverse tipologie di vacuometro, le più diffuse sono le seguenti:

  • vacuometro a manometri;
  • vacuometro a liquido (olio, benzina);
  • vacuometro a mercurio;
  • vacuometro meccanico ad aria;
  • vacuometro elettromeccanico.

Fra i cinque strumenti elencati, il più preciso e (fortunatamente) economico, è certamente il secondo, ovvero il vacuometro differenziale a liquido. Il suo funzionamento si basa sul principio dei vasi comunicanti, per questo motivo è estremamente sensibile alle variazioni di pressione. Un altro vantaggio offerto da questa tipologia di vacuometro, è quello di essere facilmente realizzabile con del materiale da ferramenta e vuototecnica.

CONSIDERAZIONI PRELIMINARI

Prima di procurarmi il materiale necessario, ho naturalmente studiato la procedura di allineamento riportata sul manuale d'officina, per capire bene quali caratteristiche doveva avere lo strumento per soddisfare le esigenze del motore della mia Yamaha YZF-R6 04'.

La casa madre prescrive, per ciascun cilindro, una depressione assoluta di -24 kPa (180 mmHg, 7,0872 inHg) previa regolazione del gioco valvole e del regime di minimo. Affinchè invece i corpi farfallati possano considerarsi allineati, la differenza di depressione tra un cilindro e l’altro, non deve superare il valore di 1,33 kPa, ovvero l'equivalente di una colonna d'acqua di 13,56 cm. 

Per quanto riguarda la procedura di allineamento invece, Yamaha suggerisce di regolare la depressione dei cilindri 1, 2 e 4 in riferimento al cilindro 3, lasciando dunque intendere che quest'ultimo, pur essendo anch'esso dotato di apposito registro, non debba essere sottoposto a regolazione...ammesso, visto quanto riportato sopra, che la depressione assoluta in esso sia di -24 kPa. L'unico modo per saperlo è dunque quello di misurare, sul cilindro in questione, tale grandezza, e qualora il valore rilevato fosse diverso, portarlo a specifica agendo sull'apposito registro di regolazione, e solo dopo procedere con l'allineamento degli altri cilindri.

Alla luce dunque di quanto riportato sul manuale d'officina, per effettuare una misurazione e regolazione accurata di tutto "l'ambaradan", mi servivano ben due strumenti: uno per misurare appunto la depressione assoluta, ed un altro per effettuare l'allineamento dei corpi farfallati. Va da se che per una regolazione rapida, quest'ultimo doveva essere in grado di rilevare e dunque di fornirmi una indicazione simultanea della depressione istantanea in tutti e quattro i cilindri. Tuttavia per evitare di complicare troppo la  fase costruttiva, ho deciso di realizzare un vacuometro in configurazione "due cilindri", questo in virtù del fatto che l'allineamento dei corpi farfallati, secondo quanto riportato sul manuale d'uso e manutenzione, andrebbe fatto ogni 10.000 km, e che perdere un pò di tempo in più, in un'operazione così sporadica, non mi cambia la vita...

MISURATORE DELLA DEPRESSIONE ASSOLUTA

Per realizzare lo strumento ho acquistato i seguenti materiali:

La fase di assemblaggio mi ha visto, in sostanza, realizzare una prolunga di collegamento (circa 40  cm) tra il manometro e il tubo di misurazione della depressione, presente nel corpo farfallato della R6. Per smorzare le fluttuazioni della lancetta, generate dal moto rettilineo alternato del pistone, ho invece progettato e poi stampato in 3D una valvola pneumatica regolatrice di portata, mentre il raccordo (in ottone) vero e proprio, l'ho recuperato da un vacuometro acquistato in precedenza che, purtroppo, non si è rivelato un buon acquisto. Il risultato lo puoi vedere in foto...misuratore manometro depressione moto autocostruito

VACUOMETRO DIFFERENZIALE

Per realizzare lo strumento ho acquistato i seguenti materiali:

Una volta arrivato tutto l'occorrente, in pochi passaggi il mio vacuometro differenziale era pronto all'uso...

  1. Per prima cosa ho tagliato circa 4 m di tubo Rilsan;
  2. Ho poi forato il profilo a T lungo tutta la sua lunghezza, ad intervalli regolari, a destra e a sinistra, in modo da avere due fori in parallelo per ogni intervallo. I fori mi hanno permesso di posizionare le fascette, necessarie per fissare il tubo al profilato;costruire vacuometro differenziale 001
  3. Ho dunque installato il tubo Rilsan, disponendolo ad U sul profilato a T (2 m per lato), e fissandolo ad esso con le fascette in plastica;
  4. Utilizzando la siringa, ho poi riempito il tubo con della benzina, fino a circa 60 cm di altezza (è possbile utilizzare in alternativa dell'olio motore);
  5. L'assemblaggio è proseguito con l'installazione, sulle due estremità di tubo rimaste aperte, dei due raccordi in acciaio, le cui filettature sono state opportunamente sigillate utilizzando il nastro di teflon;

    costruire vacuometro differenziale 006

  6. Ho dunque tagliato in due parti di uguale lunghezza il restante spezzone da 4 m di tubo Rilsan, e le ho collegate ciascuna al rispettivo raccordo;
  7. Dulcis in fundo ho installato altri due raccordi in ottone "riciclati" alle estremità del tubo, utilizzando per ciascuno di essi una fascetta stringitubo in acciaio.

POCA SPESA TANTA RESA !

Per realizzare i due strumenti, ho speso in totale circa 40 €, una cifra che ritengo irrisoria per il grado di precisione che entrambi offrono, peraltro, ho già avuto modo di provarli, e devo dire che svolgono egregiamente il loro dovere.

Ritenermi dunque soddisfatto del risultato ottenuto, consiglio anche a te di cimentarti nella realizzazione di questo indispensabile strumento, che ti permetterà di mantenere i corpi farfallati della tua moto sempre perfettamente sincronizzati.

Se hai delle domande non esitare a scriverle usando il form commenti qui in basso, ti risponderò nel più breve tempo possibile. Se non le hai, scrivimi lo stesso: fammi sapere se avevi già sentito parlare di vacuometro differenziale e sincronizzazione dei corpi farfallati, se anche tu come me ne hai costruito uno o se invece lo hai comprato già pronto all'uso. Raccontami la tua esperienza...

A presto !

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