Quando il mio amico Giuseppe mi ha proposto di dargli una mano a bonificare il serbatoio della sua moto, passione per il fai da te, curiosità ed ovviamente spirito di fratellanza, mi hanno subito spinto ad accettare, e a mettere a disposizione la mia piccola officina.
La sua Ducati Monster 1000 DS del 2003, con ormai 14 anni di vita, ne aveva accumulata di ruggine all’interno del serbatoio, ed era quindi doveroso intervenire per rimuoverla. Una ventina di anni fa per effettuare con buoni risultati questa operazione, probabilmente non sarebbe bastato un mese di lavoro. Oggi invece, grazie alla chimica, portare a nuovo un serbatoio in metallo, è diventato molto più semplice, e in soli quattro/cinque giorni, la moto è di nuovo operativa. Basta affidarsi ad uno dei prodotti specifici reperibili in commercio, ed avere un minimo di manualità e conoscenza del proprio mezzo.
A proposito del prodotto, Giuseppe ha scelto il Power Tank, ovvero un kit composto da tre flaconi: il primo contenente un liquido (acido) fosfatante, ovvero in grado di sciogliere la ruggine presente, e di favorire l’adesione della resina (contenuta nel secondo flacone) che andrà poi a rivestire e proteggere le superfici interne del serbatoio. Il terzo contenente invece un catalizzatore che ha il compito di favorire l’indurimento della resina.
Per effettuare il lavoro bene e senza troppi sbattimenti, abbiamo utilizzato i seguenti materiali e attrezzature:
2) Compressore;
3) Pistola soffiaggio aria compressa;
4) Kit chiavi a bussola;
5) Cellophane per imballaggi;
6) Bulloneria di varie dimensioni;
7) Qualche spezzone di catena in acciaio zincato da 2,5 mm di diametro;
8) Un flacone di alcool etilico;
9) Teflon per raccorderia idraulica;
10) Un imbuto;
11) Una ciotola piccola per cani;
12) Una spatola per stucco;
13) Del nastro adesivo;
14) Un paio di forbici;
15) Della carta da officina;
16) Respiratore monouso;
17) Guanti usa e getta.
FASE PRELIMINARE
La prima operazione consiste nel rimuovere il serbatoio dalla moto e privarlo di tutti gli ausili quali, tappo di rabbocco carburante, tubi di mandata e ritorno, filtro benzina, pompa benzina e quant’altro. Per una questione di praticità, la fase di smontaggio Giuseppe l’ha fatta nel suo box, ed è quindi arrivato da me con il serbatoio “nudo e crudo” e avvolto in un paio di strati di cellophane per proteggerlo durante il trasporto e nelle fasi della lavorazione.
Abbiamo quindi iniziato con la chiusura ermetica di tutti i fori e punti di raccordo inferiori, utilizzando per quello della pompa benzina del cellophane arrotolato, mentre per i raccordi abbiamo utilizzato delle viti di diametro inferiore a quello dei fori. Sulla filettatura di queste ultime, abbiamo applicato qualche giro di teflon per compensare la differenza di diametro e garantire quindi una tenuta adeguata. Il tutto è stato successivamente rinforzato con del nastro per carrozzieri.
Per chiudere invece il foro di alloggiamento del tappo di rabbocco carburante, abbiamo utilizzato una piccola ciotola metallica per cani alla quale abbiamo applicato del cellophane e del nastro isolante per conferirle una adeguata capacità di tenuta. La potete vedere nella terza foto.
PRIMA FASE – RIMOZIONE RUGGINE
Una volta pronto per ospitare nuovamente i liquidi al suo interno, abbiamo introdotto nel serbatoio un po’ di bulloneria (potrebbe andare bene anche della ghiaia) e qualche spezzone di catena per agire anche meccanicamente sulle incrostazioni - abbastanza consistenti nel nostro caso - ed ottenere così un risultato migliore. Qualcuno ha anche utilizzato delle sfere di acciaio, facilmente reperibili online in diversi diametri.
Abbiamo quindi introdotto all’interno del serbatoio tutto il quantitativo di acido fosfatante, 750 ml nel kit medio da noi utilizzato, ovvero pensato per serbatoi con una capienza massima di 20/25 lt. Consiglio naturalmente l'uso di una mascherina in questa fase, poichè trattasi di liquido irritante.
L’acido fosfatante necessita mediamente di poche ore per rimuovere la ruggine all’interno del serbatoio: il tempo varia comunque a seconda del quantitativo di incrostazioni presenti. Per agevolare la rimozione della ruggine bisogna agitare energicamente e ad intervalli regolari il serbatoio.
Dopo circa due ore e mezza, visto il buon risultato ottenuto, abbiamo deciso di concludere la fase di decapaggio. Abbiamo quindi svuotato il serbatoio ed effettuato un accurato risciacquo con acqua. L’asciugatura minuziosa è avvenuta con aria compressa, mentre per eliminare definitivamente ogni traccia d’acqua, abbiamo effettuato un ulteriore lavaggio con l’alcool etilico (etanolo). Quest’ultimo è dotato di buone capacità igroscopiche, ovvero di assorbimento dell’acqua.
SECONDA FASE – RESINATURA
Per evitare una eventuale ossidazione, dopo il risciacquo occorre procedere, nel più breve tempo possibile, alla resinatura del serbatoio. Abbiamo quindi riposizionato i tappi rimossi in precedenza per poterlo svuotare e risciacquare.
Nella versione 2003 della Ducati Monster 1000, il serbatoio è dotato di alcuni tubi interni che abbiamo provveduto a tappare con delle viti di opportuno diametro, per evitare, in questa fase, una probabile occlusione ad opera della resina.
Prima di essere versata all’interno del serbatoio, a quest’ultima va aggiunto l’intero flacone di induritore, e una quantità di alcool etilico compresa fra il cinque e il dieci per cento in peso del composto. Quest’ultimo serve a fluidificare il prodotto che altrimenti sarebbe troppo denso e dunque difficile da distribuire.
Vista la conformazione del nostro serbatoio e la temperatura atmosferica relativamente bassa, abbiamo deciso di aggiungere la quantità massima consigliata, per una migliore e più agevole distribuzione su tutte le superfici. Per essere il più precisi possibile, abbiamo utilizzato la nostra bilancia di precisione. Occorre infatti prestare attenzione nel dosaggio di tutti i componenti, poichè se si supera la tolleranza ammissibile (+/- 5%), l'indurimento del prodotto potrebbe non avvenire.
Dopo avere mescolato a lungo - circa 2 minuti abbondanti - il composto, lo abbiamo quindi versato tutto dentro il serbatoio. Per distribuire bene ed in maniera uniforme il prodotto sull’intera superficie, occorre ruotare quest'ultimo ripetutamente, e attendere che il prodotto scenda per effetto della forza di gravità. Una volta che questo ha raggiunto tutte le superfici, è bene rimuovere l'eccesso di prodotto, anche se in tutta onestà nel nostro caso era praticamente assente.
Abbiamo poi rimosso i "tappi di fortuna" installati in precedenza per chiudere i condotti interni ed i relativi punti di uscita sotto al serbatoio, al fine di insufflare - dall'esterno all'interno - aria compressa. Questa operazione consente di rimuovere eventuali infiltrazioni all'interno dei tubi metallici e ad evitarne l'occlusione.
SOLIDIFICAZIONE
Una prima solidificazione (apparente) del prodotto è avvenuta dopo quattro ore, mentre l’indurimento definitivo si è compiuto nell’arco di quattro giorni, nel pieno rispetto quindi dei tempi indicati sul manuale di istruzioni. Trascorso tale periodo, abbiamo reinstallato il serbatoio sulla moto e immesso la benzina al suo interno.
CONSIDERAZIONI
Come si può notare dalla foto sovrastante, non siamo riusciti a rivestire alcuni degli elementi contenuti all'interno del serbatoio, difficoltà che deriva probabilmente dalla forma degli elementi e dal quantitativo di prodotto. Potrebbe pertanto essere più vantaggioso utilizzare un kit big in luogo del medium, naturalmente avendo l'accortezza di rimuovere bene l'eccesso di prodotto che altrimenti ridurrebbe di molto la capacità del serbatoio. A proposito, nel nostro caso abbiamo rilevato una riduzione della capacità di quest'ultimo, pari a circa mezzo litro.
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