divieto_di_imbecilli

L’imbecillità di alcuni soggetti, che non si sa come, riescono a mettere in garage certi mezzi su cui non sarebbero degni di adagiare le proprie natiche neanche per un secondo, essedo gli stessi affetti da grossi deficit intellettivi. Ma ecco il motivo di questa dura affermazione:

ieri mattina, mentre rientravo a casa da un breve giro in sella alla mia Yamaha R6 del 2004, sul tratto statale panoramico che costeggia da nord a sud e viceversa la città dove vivo, ho incrociato un “tizio” alla guida di una Ducati Streetfighter V4, il quale, non avendo probabilmente niente di meglio da fare – se non dare sfogo alla sua frustrazione mettendo a repentaglio la vita di pedoni, automobilisti e motociclisti, oltre alla sua di cui evidentemente ha poca considerazione - ha deciso di invertire la "rotta" e rincorrermi al solo fine di sverniciarmi (come si suole dire in gergo motoristico).

Tutto questo probabilmente per il gusto di dimostrare a me - e permettetemi di dire "grazie al cazzo !" - ma più a se stesso direi, quanto “ce l’avesse più grossa e potente”, e non certo per mettere in mostra le sue (discutibili) doti di guida, dato che fra la mia e la sua moto ci sono almeno 90 CV e 20 anni di evoluzione tecnica di differenza.

Non è la prima volta purtroppo che subisco manovre pericolose da parte di individui di tal specie, e mi dispiace constatare che nella maggior parte dei casi si tratta di persone di svariate età, si va infatti dal venticinque/trentenne al sessantenne, alla guida di motociclette sportive di media e grossa cilindrata, carenate e non.

Qualche anno fa, mentre percorrevo a bassa velocità e a circa tre metri o poco più dal muro, una delle strade che si inerpicano sul versante est dell’Etna, sono stato sorpassato, a destra e ad altissima velocità, da un motociclista in sella ad una Yamaha R6 del 2006. Il tizio è passato fra me e il muro credo a più di 100 km/h, e Dio solo sa cosa sarebbe potuto succedere se mi fossi spostato ancora un po’ verso di esso dato che dagli specchietti non ho fatto in tempo a vederlo, ne ho sentito il suono del motore, tantomeno quello del clacson che il tizio non si è evidentemente preoccupato di usare.

Immaginate cosa succede quando questi soggetti escono in gruppo...

Io penso che non tutti possono guidare una moto sulla strada pubblica, o meglio non tutti dovrebbero poterlo fare, e che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti debba intervenire trovando un modo per fare selezione, non so magari obbligando chi vuole acquistare una motocicletta – sportiva o comunque di elevate prestazioni – a sostenere un test di verifica del Q.I., che nei casi descritti sopra, ritengo essere alquanto basso.

Ripuliamo le strade dagli imbecilli !

E tu come la pensi ? Ti è mai capitato di venire provocato e sfidato mentre ti godevi un tranquillo giro in moto ? Raccontami la tua storia con un commento...

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