Le strade italiane sono quasi del tutto inadeguate alla circolazione dei velocipedi, figuriamoci a quella dei monopattini elettrici ! Eppure con il comma 75 della legge di bilancio 2020 (n. 160 del 27 dicembre 2019) il Governo ha ufficialmente liberalizzato l'uso di tali veicoli, equiparandoli proprio alle bici.
Il comma 9 del decreto legislativo n. 285 del 30 aprile 1992, stabilisce che "I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate quando esistono, salvo il divieto per particolari categorie di essi, con le modalità stabilite nel regolamento." Sta di fatto che la rete ciclabile nazionale è poco estesa, dunque anche chi sceglierà i monopattini elettrici per spostarsi da un punto A a un punto B della città, lo farà muovendosi perlopiù su strade adibite alla circolazione dei veicoli a motore, siano esse comunali, provinciali o statali.
Strade spesso troppo trafficate e dissestate, poichè piene di sconnessioni, buche e tombini che le rendono molto pericolose per chi vi transita a bordo di veicoli in equilibrio precario e con ruote di piccolo diametro, come appunto i monopattini elettrici. L'ultimo rapporto del Consiglio Europeo della Sicurezza dei Trasporti, rivela che nel 2018, sulle strade italiane, hanno perso la vita 219 ciclisti, un numero lievemente in calo rispetto agli anni precedenti, ma ancora troppo elevato.
Dall'ultima ricerca Aci-Istat sugli incidenti stradali, emerge invece che nel 2018 sono stati ben 6.703 i sinistri causati dalla presenza di buche e ostacoli accidentali, e sono proprio le aree urbane le zone dove si registra la maggiore densità di incidenti (il 76%).
La questione non sembra esistere per Legambiente ed Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), che vedono nella diffusione della micromobilità privata e condivisa (sharing) solo aspetti positivi, ovvero un'opportunità per contrastare i cambiamenti climatici, per ridurre il traffico e di conseguenza le emissioni di CO2, così come imposto dall'Unione Europea. L'obbiettivo per quest'ultima è infatti quello di abbattere del 40% tali emissioni entro il 2030, e, addirittura, di azzerarle entro il 2050.
Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, sono le regioni dove la concentrazione di PM2.5/10 (polveri sottili) e NO2 (biossido di azoto) nell'aria ha raggiunto livelli tali da costringere le amministrazioni a vietare, in modo permanente, la circolazione delle auto diesel Euro 3 nei giorni feriali.
Tutto ciò non può però far passare in secondo piano un aspetto importante come quello della sicurezza, specialmente in questa fase iniziale, caratterizzata da una vera e propria corsa all'acquisto da parte di un gran numero di persone che non hanno mai messo i piedi su un monopattino elettrico. Alcuni addirittura neanche su una bicicletta.
Il rischio è quello di assistere non solo al boom delle vendite, per la gioia dei commercianti (che vedranno lievitare i propri incassi), ma anche ad un repentino aumento di incidenti ed infortuni. Se consideriamo poi che un buon numero di monopattini elettrici finirá nelle mani di adolescenti (incoscienti e spericolati), non ci vuole molto a capire verso quale direzione stiamo andando.
Ed è di qualche mese fa (giugno) la notizia che in Francia (Parigi) si è verificato il primo incidente mortale in monopattino, ai danni di un venticinquenne che ha perso la vita dopo essersi scontrato con un camion a cui non avrebbe dato la precedenza.
A New York si è invece deciso di vietare l'uso dei monopattini elettrici: il motivo ? Le strade sono troppo congestionate e la convivenza monopattini/pedoni/ciclisti/automobilisti, è stata considerata impossibile.
Ma sono gli stessi utenti del monopattino elettrico che, interpellati dal sottoscritto via Facebook, mettono in guardia sull'uso dei "micro-veicoli" a due ruote in città. Di seguito riporto le affermazioni di alcuni membri del neonato gruppo "Catania in monopattino", in merito ai rischi derivanti dall'uso del monopattino elettrico in strada:
- Claudia: «...bisogna essere minimamente capaci e avere buoni riflessi per scansare le buche, i dossi ecc. ...»;
- Davide: «...non nascondo che le buche sono un problema, ma selezionando in partenza le strade da percorrere e guidando in modo cauto e attento, le si possono evitare...»;
- Ivano: «Andare in strada con un monopattino elettrico, per una persona che ha poca dimestichezza anche con la bici, comporta, secondo me, parecchi rischi. Bisognerebbe prima prendere dimestichezza con il mezzo»;
- Fabrizio: «...il primo problema non sono le buche ma le troppe automobili...nonostante io sia da anni un ciclista, sia di MTB che di bici da corsa, e quindi abituato a girare in bici anche in presenza di molte auto, prima di mettermi con il monopattino nel traffico, ho fatto qualche centinaio di km in zone poco trafficate...».
Per concludere, alla luce di tutto ciò, e per come la vedo io, il transito dei monopattini elettrici sulle strade adibite alla circolazione di auto, moto, autobus, bici ecc, è pericoloso e andrebbe vietato, anche nei tratti con limite di velocità a 30 km/h e andrebbe dunque concesso solo nelle piste ciclabili. La cosa potrebbe presto verificarsi, dato che già a pochi giorni dall'entrata in vigore della legge di bilancio 2020, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha presentato un emendamento al decreto Milleproroghe che prevede lo stop all’equiparazione dei monopattini alle biciclette.
Staremo a vedere...(!) Intanto è bene che chi si accinge ad acquistare un monopattino elettrico, lo faccia con cognizione di causa, scegliendo un prodotto dotato di ruote con diametro dai 10 pollici in su e di sospensioni, utilizzandolo su strade quantomeno "decenti", poco trafficate, e indossando il casco.
E tu come la pensi in merito a questo argomento ? Sei favorevole all'uso dei monopattini su strada, o come me pensi che sia meglio consentirne la circolazione esclusivamente sulle piste ciclabili ? Fammelo sapere con un commento.
Un saluto e...alla prossima !
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