paraschiena_per_motociclisti

Il Paraschiena o Back Protector è il secondo dispositivo di protezione individuale per motociclisti in ordine di importanza (il primo è naturalmente il casco).

Per quanto ogni motociclista si sforzi di non pensarci, la parola "moto" viaggia a braccetto con la parola "pericolo". L'equilibrio precario unito alla carenza di barriere "salva centauri", sono i fattori principali che determinano i rischi della mobilità a due ruote. Negli ultimi venti anni si è cercato di sensibilizzare i motociclisti riguardo l'importanza dell'uso del casco, ma è facile comprendere che il celebre copricapo non può da solo bastare a scongiurare i danni (potenzialmente devastanti) che una eventuale caduta può generare.

Se sei giunto su questa pagina probabilmente hai capito quanto è importante andare in moto protetti, e che l'uso del paraschiena può ridurre di molto (fino al 40% in meno) il rischio di danni irreversibili che un trauma alla colonna vertebrale può generare. Il compito del paraschiena è infatti quello di proteggere quest'ultima dagli urti, limitando le forze trasmesse in caso di caduta e di impatto contro un ostacolo.

LA COLONNA VERTEBRALE

colonna vertebraleCostituita da 33/34 vertebre inserite le une sulle altre ed articolate fra loro, la colonna vertebrale è una parte molto delicata del nostro scheletro. Essa assolve a tre importanti funzioni:

  1. Sorreggere tutta la struttura del corpo umano;
  2. Proteggere il midollo spinale contenuto in essa;
  3. Permettere la rotazione e la flessione in avanti e indietro, nonchè laterale, del capo e del busto.

In una eventuale caduta anche la colonna vertebrale, come tutto il resto del corpo, è esposta a possibili traumi che, nei casi più gravi, possono coinvolgere anche il midollo spinale. Quest'ultimo, collocato all'interno di tutto il canale vertebrale, costituisce insieme ai nervi spinali, il sistema nervoso periferico del nostro corpo. A seconda della gravità del danno a carico del midollo spinale, la sintomatologia invalidante (paralisi) potrà interessare tutti e quattro gli arti oppure solo gli arti inferiori.

COM'E' FATTO IL PARASCHIENA

Attualmente la normativa che stabilisce la forma e la struttura del paraschiena, è la EN1621-2/12. Questa suddividere i Back Protector nelle tre seguenti tipologie:

  1. Lower Back Protector, ovvero una fascia protettiva per la sola zona lombare;
  2. Central Back Protector, ovvero il classico paraschiena esteso, in grado di offrire protezione a tutta la colonna;
  3. Full Back Protector, ovvero in grado di proteggere anche le scapole.

La norma definisce anche le dimensioni del paraschiena in funzione della taglia specifica, i valori di assorbimento dell'energia generata dall'impatto, e la resistenza ai diversi tipi di solleciatazioni e condizioni ambientali.

I paraschiena sono studiati per distribuire l'urto su una superficie ampia della colonna vertebrale, e per assorbire l'energia cinetica generata durante l'impatto. Ogni costruttore può creare il proprio modello di paraschiena rimanendo entro i parametri stabiliti dalla legge, quindi non esiste un prodotto per così dire universale, ma tanti modelli che accoppiano diverse tipologie di materiali costruttivi.

La struttura del paraschiena è di tipo a "sandwich", costituita da una serie di strati così composti: la parte esterna è formata da un guscio flessibile, nel senso degli inarcamenti (in avanti e indietro), sistema studiato per  limitare la rigidezza della struttura in modo da evitare la trasmissione di forze fuori dalla zona protetta, in particolare sul collo. Tale sistema conferisce inoltre al paraschiena una maggior adattabilità alla conformazione della schiena del motociclista, e quindi una maggiore vestibilità e comfort. Internamente viene utilizzata una speciale anima in un materiale in grado di assorbire l'energia cinetica generata dall'impatto.

Le rifiniture invece vengono realizzate in tessuti più o meno imbottiti, traspiranti, e dotati di trattamenti antibatterici, il tutto per evitare ogni possibile fastidio anche nell'utilizzo a contatto diretto con la pelle. Per ogni modello esistono varie taglie e diverse tipologie legate all'utilizzo finale: ci sono i paraschiena esterni, dotati di bretelle e cintura lombare regolabili, paraschiena interni da posizionare nelle apposite tasche interne di giubbini e tute.

TEST DI CERTIFICAZIONE

Naturalmente le norme impongono anche determinati test di verifica, nel caso specifico caso dei paraschiena, particolare importanza è rivestita dal test di trasmissione dell'energia. Si tratta di una misurazione della capacità di trasmissione dell'energia cinetica. Il protettore viene posto su un incudine e colpito con un percussore di massa pari a 5kg, che viene fatto cadere con un'energia cinetica d'impatto pari a 50J. L'obbiettivo del test consiste nel determinare l'assorbimento agli urti basato su specificazioni consigliate dalla norma EN 1621-2/12. Più basso è il valore della trasmissione d'energia ottenuto, migliore è l'assorbimento d'urto da parte del protettore.

I risultati dei test, permettono di suddividere i paraschiena in due livelli, in funzione della forza che viene trasmessa alla schiena del motociclista. Nel caso del livello 1, la forza media trasmessa deve essere inferiore a 18 kN mentre nessun valore singolo deve superare i 24 kN. Nel caso del livello 2 i valori non devono superare i 9 e 12 kN.

COME VA INDOSSATO IL PARASCHIENA

Affinchè un paraschiena svolga correttamente il suo compito, è necessario che copra efficacemente la schiena. Se il paraschiena è parte integrante del capo di abbigliamento (ad esso applicato mediante cucitura o cerniera o inserito in apposita tasca), il suo posizionamento ideale dipende dalla scelta della corretta taglia dell'indumento. Nei paraschiena dotati di mezzi autonomi di sostegno (bretelle e fascia lombare), il corretto posizionamento di quest'ultimo richiede che venga garantito un buon accoppiamento fra la forma del paraschiena e la forma della schiena stessa.

In tutti i casi sono comunque previsti mezzi idonei a mantenere il protettore efficacemente a contatto con il corpo, a proposito di ciò occorre precisare che per mantenere la massima aderenza con il corpo, il protettore va indossato sotto l'abbigliamento. 

Compatibilmente con le esigenze di comfort, se i mezzi di fissaggio sono cinghioli, cinturini o fasce elastiche, questi vanno opportunamente regolati e serrati in maniera decisa ma senza creare eccessiva costrizione in corrispondenza delle zone di ancoraggio. Se il loro sistema di aggancio è realizzato con il velcro, quest'ultimo prima dell'uso va sempre controllato, onde evitare un cattivo funzionamento dovuto ad un qualsiasi fattore che ne comprometta l'efficienza come usura, scarsa pulizia ecc.

COME SCEGLIERE IL PARASCHIENA

Negli ultimi anni l'offerta dei paraschiena è cresciuta, sono nate nuove aziende specializzate, la normativa è cambiata, così come le tecniche costruttive e i materiali impiegati. Dunque scegliere il prodotto giusto è diventato un pò più complicato.

Bisogna precisare che l'uso del Back Protector non è una prerogativa assoluta del motociclismo, il protettore schiena viene utilizzato anche in altri sport come lo sci, lo snowboard e la mountain bike.

Tuttavia le aziende puntualizzano che ogni paraschiena deve essere utilizzato per lo scopo cui è destinato, poichè i requisiti da soddisfare (forze da assorbire ed ergonomia), sono differenti. Vediamo quali sono gli aspetti da valutare in fase d'acquisto:

INTERNO O ESTERNO - E' la prima decisione da prendere ! Le differenze fra le due tipologie sono abbastanza marcate, vediamole insieme:

  1. I paraschiena interni vengono alloggiati all'interno delle giacche tecniche, caratteristica che rende questa tipologia di protettori molto pratica da utilizzare poichè una volta inserito nell'apposita tasca, sembra quasi non averlo. Per far si che questo tipo di paraschiena stia nelle apposite tasche ricavate all'interno delle giacche però, la superficie protettiva, rispetto ad un paraschiena intero, è inferiore di circa 1/3. Maggior comfort dunque ma minor protezione;
  2. Per via della sua superficie più ampia, i paraschiena esterni offrono invece una maggiore protezione, inoltre possono essere utilizzati anche in abbinamento alle tute motociclistiche intere. Per contro le loro dimensioni generose li rendono complessivamente meno pratici, soprattutto durante le soste.

COSTO - Nella scelta di protettori importanti, come appunto il paraschiena, il mio consiglio è quello di non lesinare troppo sul prezzo. Cifre eccessivamente basse, vanno spesso a discapito della qualità del prodotto ! Sconsiglio inoltre di affidarsi a marchi sconosciuti e, soprattutto, di provenienza asiatica.

CARATTERISTICHE TECNICHE - Prima di andare in negozio, documentati bene leggendo le schede tecniche dei prodotti presenti sui siti dei vari costruttori. Leggerezza, spessore adeguato, comfort ed ergonomia, sono i fattori che determinano un buon livello qualitativo e tecnologico di un back protector.

TAGLIA - Non sottovalutare questo aspetto ! Le misure che determinano la taglia di un paraschiena sono la distanza vita-spalle e/o la circonferenza della fascia addome. Il commerciante è tenuto a verificarle in fase di acquisto e a fornirti un dispositivo adeguato alle tue caratteristiche corporee.

LIVELLO - Naturalmente è preferibile l'acquisto di un paraschiena di livello 2, poichè in grado di offrire a chi lo indossa maggiore protezione.

etichetta paraschienaETICHETTA - In essa è possibile leggere le caratteristiche fondamentali del paraschiena, come la normativa di riferimento, la marca e il modello, il livello di protezione, la tipologia del protettore e la misura. Prima dell'acquisto è consigliabile verificare che le caratteristiche riportate sull'etichetta, siano in linea con le tue aspettative.

AERAZIONE - Tieni ben presente che il paraschiena sarà il tuo angelo custode, tanto nelle brevi quanto nelle lunghe uscite. La presenza di ampie canalizzazioni d'aria ti aiuterà a non patire troppo la presenza del dispositivo nei mesi più caldi dell'anno.
 
ERGONOMIA - Quando andrai in negozio, chiedi di poter provare il paraschiena con un giubbotto tecnico sopra. Prova ad effettuare i movimenti che di solito fai quando sei alla guida della tua moto, questo ti permetterà di capire se il prodotto ha una buona ergonomia.
 
Per concludere ricorda, "al prudente che va guardingo, poco mal fa la caduta"...nessun tipo di protettore potrà garantirti l'assoluta incolumità in caso di caduta o incidente, dunque presta sempre la massima attenzione quando guidi la tua moto ! A presto...

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