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Il 9 maggio 2018 è uno di quei giorni che non dimenticherò facilmente: dopo 12 anni di onorato e impeccabile servizio, la mia moto ha deciso di abbandonarmi. Spia gialla (problemi al motore) accesa e codice errore 46 a display, sono questi i due avvisi con i quali la cattiva sorte ha deciso di porre letteralmente fine a quello che doveva essere un sabato di puro e solo godimento. Ma il peggio deve ancora arrivare…

Mi trovavo a pochi chilometri da casa (circa 8), così ho deciso di tentare il rientro, consapevole del fatto che con quella spia accesa sarebbe stato meglio fermarsi, spegnere tutto e chiamare un carro attrezzi. Affidandomi a San Colombano, protettore dei motociclisti, ho puntato il muso della “bambina” verso casa…lei sembrava ubbidire come al solito, peraltro quella maledetta spia gialla in alcuni frangenti si spegneva.

Non avendo il manuale della moto con me, non avevo la possibilità di fare una prima diagnosi sommaria, così per precauzione ho adottato un’andatura quanto più moderata possibile.spia problema motore errore 46 yamaha r6 001

Mentre guidavo cercavo di cogliere ogni altro segnale utile a farmi capire quale poteva essere il problema (fino a quel momento solo apparente) e quando, qualche istante dopo, iniziavo a credere che la cosa non doveva essere tanto grave - dato che la moto si comportava come sempre –, ho provato a dare un po’ di gas in più.

Il motore ha risposto con un mancamento, come se avesse problemi di alimentazione e stesse per spegnersi. Strano (!), e dire che la settimana scorsa l’avevo portata a fare la revisione, e in quell’occasione andava alla perfezione.

L’ansia mi ha accompagnato per tutto il tragitto, ma sono comunque riuscito ad arrivare a casa, dove ho subito imboccato il vialetto del garage fermandomi d’avanti la saracinesca per aprirla. Ho quindi spento la moto dall’interruttore rosso, quello presente sul blocchetto elettrico di destra, e sono sceso.

Ho subito sentito un forte odore, acre, quasi insopportabile, e guardando a terra ho notato sull’asfalto delle macchie di colore scuro. C’era una perdita sul lato sinistro, ho pensato ad un classico rigetto di benzina o di liquido refrigerante, ma poi guardando meglio mi sono reso conto che tracce di materia scura erano presenti anche sulla pedana, sul carter catena, sul forcellone, e che tale perdita proveniva dal vano batteria. batteria fusa moto yamaha r6 010

Ho dunque aperto immediatamente la saracinesca e quando mi sono girato nuovamente verso la moto, questa mi presentava una copiosa fumata bianca, proveniente proprio da sotto la sella. PANICO TOTALE ! La prima cosa che mi è venuta in mente è stata quella di procurarmi un secchio d'acqua da versare sulla moto per spegnere quello che aveva tutta l'aria di essere un principio d'incendio, subito dopo però mi sono ricordato che alle mie spalle c’era un estintore a polvere da 6 kg, nuovo di pacca. Ho dunque optato per questa soluzione, più idonea quando c’è un impianto elettrico nel mezzo, anche se sapevo già che dopo avrei perso un sacco di tempo a ripulire la moto dalla polvere poiché questa si sarebbe infilata ovunque.

Era finalmente arrivato il momento di mettere in pratica quanto appreso durante il corso antincendi al quale ho partecipato svariati anni fa. Il fumo continuava a uscire profusamente, e il mio timore principale era quello che dal surriscaldamento della batteria potessero nascere delle fiamme, dato che il serbatoio della moto conteneva almeno 15 litri di benzina in quel momento. 

Mi è poi venuto in mente di spegnere il quadro strumenti, che a causa del panico avevo dimenticato acceso, e ho dunque preso l’estintore per “sparare” polvere verso la zona interessata. Grazie alla chiusura dell’interruttore generale e all’uso dell’estintore, in meno di un minuto l’incubo era finito insieme al fumo...la puzza invece, beh quella no...

A questo punto c’era da capire cosa era successo, e fare la conta dei danni. Ho quindi smontato la sella e lo spettacolo che si è presentato ai miei occhi è questo…

Batteria (nuova) fusa ma sarebbe meglio dire fritta…BESTEMMIE A GO GO ! Il fumo fuoriuscito era probabilmente il litio che evaporava. La batteria era dunque letteralmente sciolta ed anche il suo vano di alloggiamento, essendo in plastica si è surriscaldato e (leggermente) deformato. Per il resto sembrava tutto ok.

Adesso dovrò capire qual è stata la causa del problema, e mi sa proprio che nei prossimi giorni dedicherò una puntata di Calibro & Dinamometrica alla diagnosi e riparazione del guasto.

Insomma non si può certo dire che la mia estate in moto sia iniziata a bomba…ma c’è mancato davvero poco !

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