EICMA 2018 si è appena conclusa, è dunque il momento di tirare le somme. E' stato - come sempre - un evento incredibile: quest'anno purtroppo ho trascorso in fiera due soli giorni (martedì e mercoledì), pochi ma comunque sufficienti per vedere e toccare con mano le protagoniste di questa edizione, e capire in quale direzione si stanno muovendo le case.
Sette in tutto le novità assolute che ho apprezzato maggiormente di questo salone, per un totale di cinque segmenti coinvolti: supersport, naked, motard, enduro stradale e scooter. Dopo averle osservate dal vivo sono pronto ad esprimere il mio giudizio personale, e a eleggere dunque la regina della 76esima Esposizione Internazionale del Ciclo e Motociclo.
La classifica che troverai più in basso non si basa stavolta sul mero aspetto estetico del veicolo, ma tiene conto anche di altri importanti fattori, come ad esempio il segmento di appartenenza, la cilindrata, la dotazione tecnica e la fascia di prezzo. L'insieme di questi aspetti determina la posizione del prodotto.
Buona lettura ! Ah dimenticavo...se anche tu hai visitato il salone, fammi sapere quali sono le moto che hai apprezzato maggiormente aggiungendo un commento a fine pagina. ;-)
EICMA 2018 - LA MIA CLASSIFICA
7° BMW S1000RR - La casa bavarese ha finalmente rinnovato la sua ammiraglia sportiva. Una moto completamente nuova, dotata di tantissima tecnologia, sia dal punto di vista meccanico che elettronico. Il motore, completamente riprogettato, guadagna il sistema ShiftCam ovvero la fasatura variabile in aspirazione. In termini di prestazioni ci sono ben 207 CV di potenza massima e una coppia di 113 Nm (di cui 100 già disponibili a 5.500 giri/min), per un totale di 8 CV di potenza in più rispetto alla versione precedente. La moto è stata oggetto di una sostanziosa cura dimagrante che ha prodotto una riduzione del peso complessivo di ben 10 kg.
Essendo un appassionato di tecnica motociclistica, sono rimasto esterefatto dalle caratteristiche di questa nuova S 1000 RR, con la quale peraltro BMW rientrerà già dall’anno prossimo nel mondiale Superbike. Io non vedo l'ora di vederla lottare in pista con la velocissima Kawasaki ZX-10 R e con la nuova Ducati Panigale V4 R, e tu ?
Cosa mi piace: della nuova S 1000 RR apprezzo molto le soluzioni tecniche adottate per il motore, ma anche tutta la parte ciclistica (telaio in primis). Dal punto di vista estetico mi piace il telaietto posteriore a traliccio (dona alla moto un aspetto ancor più sportivo), la nuova strumentazione digitale e la bellissima livrea BMW Motorsport;
Cosa non mi piace: le linee della nuova S 1000 RR sono equilibrate, filanti, tuttavia penso che il frontale, dove i fari asimmetrici hanno lasciato il posto a sue unità a LED di dimensioni più contenute, abbia perso un po’ della sua personalità. Per la prima volta la S 1000 RR è equipaggiata (solo) all'avantreno con pinze freno "proprietarie", in luogo delle tradizionali Brembo. Perchè ? Me lo chiedo ormai da una settimana...;
6° DUCATI PANIGALE V4R - L'attesissima versione a cilindrata ridotta (1000cc) della V4 con la quale Ducati proverà a riconquistare quel titolo Superbike che manca ormai da 10 anni. Le modifiche apportate dai tecnici di Borgo Panigale al motore, alla ciclistica e all'elettronica sono davvero tante e tutte mirate ad incrementare il potenziale - già elevatissimo - della versione standard. Per la prima volta su una Ducati di serie, debuttano inoltre le alette (winglets in gergo aeronautico) che aumentano il carico sull'anteriore alle alte velocità (ben 30 kg a 270 km/h). Si tratta di un modello dal DNA sportivo che può essere sfruttato bene solo in circuito, per questo motivo ho deciso di collocare la V4 R al sesto posto della mia classifica.
Cosa mi piace: anche in questo caso la dotazione tecnica (una MotoGP con targa e fanali) è la cosa che mi ha colpito maggiormente di questa V4R. C'é poi la nuova forma (a branchie di Squalo) degli estrattori d’aria, che rende la moto ancor più aggressiva nella vista laterale;
Cosa non mi piace: la ricerca di prestazioni impone delle scelte tecniche che possono, in qualche modo, compromettere altri aspetti del progetto. La presenza delle ali sporca un pò le linee della V4R, soprattutto nella vista frontale. Penso tuttavia che la situazione possa migliorare, verniciando le winglets con lo stesso colore della carenatura. Un'altra cosa con la quale non mi trovo è il serbatoio bicolore...;
5° MV AGUSTA BRUTALE 1000 SERIE ORO - A Schiranna hanno lavorato sodo per tirar fuori la Brutale più bella di sempre. Esteticamente non teme alcun confronto, e vince a mani basse il titolo di moto più bella di EICMA 2018. In fase di presentazione MV Agusta ha sottolineato, oltre alla dotazione tecnica, le performance velocistiche di questa nuova Brutale, oltre 300 km/h di velocità massima. Un valore che ritengo assolutamente esagerato per un veicolo privo di qualsiasi ammennicolo che possa, in qualche modo, deviare il flusso d'aria dal busto del pilota. Povero lui ! Si tratta di una serie limitata, dunque il prezzo è esclusivo come la moto: 42.000 €. Per i suddetti motivi ho deciso di piazzare questo modello al quinto posto della classifica.
Cosa mi piace: il design della nuova Brutale 1000 Serie Oro, di ogni suo singolo componente, le rifiniture, gli accostamenti cromatici, le soluzioni tecniche adottate, il bellissimo scarico 4-1-4, mi hanno letteralmente stregato. Muscolosa, aggressiva, scultorea, unica, è stato amore a prima vista !;
Cosa non mi piace: è una naked e per questo penso che le performance di cui è capace siano alquanto pleonastiche. La presenza delle ali (un controsenso su una moto priva di qualsiasi protezione aerodinamica per il pilota) rovina la vista in sezione frontale;
4° DUCATI HYPERMOTARD 950 - Per il restyling della Hypermotard, in Ducati si sono ispirati alla prima versione (la 1100 prodotta dal 2007 al 2011), caratterizzata dallo scarico sotto-coda e dal telaietto in traliccio di tubi. Il motore che equipaggia la nuova "Hyper" è il bicilindrico testastretta da 937cc e 114 CV a 9.000 giri/min, lo stesso della nuova Multistrada 950. I tecnici Ducati hanno rivisto l'ergonomia della moto, rimodellandone i fianchi: l'area di seduta del pilota risulta dunque più stretta, grazie anche alla riduzione del volume del serbatoio, che passa da 16 a 14,5 litri. Per aumentare la maneggevolezza, il veicolo è stato equipaggiato con un manubrio più largo. E' inoltre stata introdotta la piattaforma inerziale a sei assi, che aiuta il pilota a divertirsi in totale sicurezza.
Cosa mi piace: molto belle le linee - pulite ed equilibrate - soprattutto nella vista laterale, migliorata dalla presenza del nuovo telaietto posteriore a traliccio;
Cosa non mi piace: per un posteriore ancor più aggressivo avrei preferito dei terminali di scarico leggermente più lunghi e vicini fra loro;
3° KTM 790 ADVENTURE/R - La media che mancava nella gamma enduro stradale della casa di Mattighofen. Presentata l'anno scorso in versione concept, la 790 Adventure è pronta a debuttare in un segmento particolarmente agguerrito, dove si accinge ad entrare con una dotazione tecnica di primo livello. In termini di performance dunque, l‘endurona austriaca - proposta anche in versione R - promette tanto. Per facilitare la guida in fuoristrada, grande attenzione è stata rivolta alla distribuzione dei pesi: il serbatoio da 20 lt si estende infatti verso il basso, abbracciando, e dunque nascondendo, tutta la parte termica del motore bicilindrico da 799cc e 95 CV.
Cosa mi piace: è una moto intelligente, caratterizzata da un'ottima dotazione tecnica (della R in particolare con sospensioni WP regolabili) e da una cilindrata giusta, non troppo impegnativa. Promette comfort, prestazioni e versatilità, tutto ciò che serve per divertirsi nelle uscite brevi e lunghe. Trovo inoltre molto bella la livrea KTM in bianco, nero e arancio;
Cosa non mi piace: purtroppo le interessanti soluzioni tecniche, a parer mio, rovinano le linee della moto, soprattutto nella vista laterale. Tralasciando la zona bassa del serbatoio, alla quale dopo un pò mi ci sono abituato, una cosa che non riesco proprio a digerire è la parte anteriore di questa moto, per intenderci il complessivo proiettore/cupolino. Lo vedo troppo staccato dal resto del veicolo, soprattutto nella versione standard dotata di parafango basso;
2° YAMAHA TE'NE'RE' 700 - Un ritorno attesissimo, annunciato due anni fa proprio al salone di Milano, dove fu presentata la versione concept di questa nuova Ténéré. Una moto che integra la gamma Adventure di Yamaha, affiancando la sorellona XT1200Z, e lo fa in modo intelligente, sfruttando un motore fresco, affidabile e performante, ovvero il bicilindrico 4T CP2 da 689 cc della MT-07. Ténéré 700 ha tutte le carte in regola per diventare un prodotto leader del mercato, per questo motivo ho deciso di riservare a lei la piazza d'onore della mia classifica.
Cosa mi piace: i designer Yamaha hanno fatto un ottimo lavoro, conferendo alla moto linee pulite e volumi equilibrati. Molto bello il frontale, caratterizzato dai quattro proiettori e la strumentazione verticale d'ispirazione rallistica;
Cosa non mi piace: trovo il design della coda (fianchetti compresi) un pò anonimo;
1° ITALJET DRAGSTER 125/200 - Un illustre e inaspettato ritorno, vederlo è stato come fare un salto nel passato e ti confesso che stavo per versare qualche lacrimuccia quando mi ci son trovato davanti. Di anni ne son passati davvero tanti dal giorno in cui Italjet ha svelato l’antenato di questo nuovo Dragster. Era il cinquantino più sportivo sul mercato, e devo dire che i tecnici della casa bolognese si sono impegnati tanto per enfatizzare il carattere unico di questo veicolo.
Uno scooter che ricorda, nell'aspetto, una moto supersportiva: c'è il telaio misto a traliccio di tubi ed elementi in alluminio pressofuso in bella vista, il sistema indipendente di sterzo S.I.S., i semi-manubri. Insomma un mezzo particolare, unico e interessante, esattamente come il suo predecessore. Il motore è un monocilindrico quattro tempi raffreddato a liquido che sarà prodotto in due cilindrate: 125 da 15 CV e 200 da 20 CV. Per tutte le emozioni che è riuscito a trasmettermi, attribuisco a Italjet Dragster il primo posto della classifica.
Cosa mi piace: le soluzioni tecniche, il design ispirato in parte alla Ducati Panigale V4, e le colorazioni;
Cosa non mi piace: ci sto pensando... ;-);
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