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Gentile, sorridente, simpatico, disponibile con tutti, e per questo amato come pochi dentro e fuori dal paddock. Il motociclismo ha perso oggi uno dei suoi migliori rappresentanti, ed è difficile pensare a un "dopo" senza di lui, perchè Nicky con le sue imprese in pista ha allietato le nostre domeniche sportive per 14 lunghe stagioni...

DAL SOGNO ALLA REALTA'

Nato il 30 luglio 1981 a Owensboro, cittadina americana nello stato del Kentucky, la sua passione per le due ruote nasce da bambino, quando i genitori - papà Earl e mamma Rose entrambi appassionati di motociclismo -, lo avviano al cross. La sua è una famiglia "da corsa" ed anche i due fratelli di Nicky, il più piccolo Roger Lee e il più grande Tommy, iniziano come lui a correre praticamente in fasce.foto nicky hayden bambino

Ben presto Nicky decide di passare all'asfalto e nel 1999, all'età di 18 anni, conquista il titolo AMA Supersport con 372 punti e 5 vittorie. Un risultato che gli spalanca le porte della massima categoria del campionato americano, ovvero la Superbike, dove esordisce l'anno successivo. Solo due stagioni più tardi vince il titolo con nove vittorie, diventando il più giovane campione della storia dell'AMA.foto nicky hayden ama

Il 2003 per Nicky è l'anno di esordio nel Motomondiale dove fa ingresso dalla porta principale, ovvero quella della MotoGP. Ottiene un contratto con il top team Repsol Honda, che gli mette a disposizione la RC211V con motore a 5 cilindri, all'epoca la moto più competitiva e ambita del campionato. Il suo compagno di squadra è il quattro volte iridato Valentino Rossi. In questa prima stagione conquista due podi (Giappone e Australia) e chiude il campionato in quinta posizione assoluta.

La prima vittoria nel mondiale prototipi arriva invece il 10 luglio 2005, data in cui il 24enne americano vince il GP degli Stati Uniti a Laguna Seca. In quell'occasione il giornalista sportivo Guido Meda gli attribuisce l'appellativo di "Mostro della Laguna", magnificandone le gesta sul celebre tracciato californiano, dove Nicky è imbattibile. Quell'anno chiude la stagione con un terzo meritatissimo posto assoluto.

Il titolo iridato, "Kentucky Kid", lo vince nel 2006, stagione che domina dall'inizio alla fine ottenendo due vittorie (Olanda e Stati Uniti) e otto podi che gli permettono di "regolare" il compagno di squadra Dani Pedrosa e il pluri-iridato Valentino Rossi, con quest'ultimo in lizza per il titolo fino alla fine. Indimenticabile a tal proposito, quando, durante il gran premio del Portogallo (penultimo appuntamento), Hayden viene clamorosamente steso dal compagno di squadra Pedrosa, mentre Rossi conquista il secondo posto e si porta in testa alla classifica iridata con 8 punti di vantaggio. foto nicky hayden vittoria titolo mondiale lacrime 2006

Con l'ultimo gran premio da disputare a Valencia, e un avversario "tosto" come Valentino, si pensa che il titolo sia ormai sfumato per Hayden, invece il pesarese in gara cade e Nicky vince il campionato per una differenza di soli cinque punti, interrompendo così l'egemonia di Rossi, vincitore di 5 titoli consecutivi nei 5 anni precedenti. Indimenticabili le lacrime di gioia, fra le braccia del papà Earl, nel giro d'onore, per il sogno coronato di vincere un mondiale nella massima categoria motociclistica.

Nel 2009 Hayden passa al team Ducati Marlboro che gli mette a disposizione una Desmosedici GP9, al fianco dell'australiano Casey Stoner. Rimane con la casa bolognese fino al 2013 e nel 2014 passa al poco competitivo team Drive M7 Aspar con il quale affronta due stagioni piene.

Dopo 13 lunghi anni, alla fine del 2015 lascia, in assenza di proproste adeguate al suo talento, la MotoGP, per passare al campionato Mondiale Superbike, dove gli viene offerta la possibilità di correre con il team Honda World Superbike diretto da Ronald Ten Kate. Durante la prima stagione (2016) in sella alla Honda CBR1000RR, conquista una vittoria (la prima fra le derivate di serie), in Gara 2 a Sepang, e ottiene tre podi. Conclude il campionato in quinta posizione.

Nel 2017 alla guida della ancora acerba CBR1000RR SP2 del team Red Bull Honda, ottiene, come miglior risultato, un settimo posto in Thailandia. In Italia ad Imola, pochi giorni prima di incontrare il suo destino in quel maledettissimo incrocio a Misano Adriatico, è costretto al ritiro in Gara1 e conclude con il 12° posto in Gara 2.

Oltre alle sue indiscutibili doti di pilota stradale, Nicky Hayden era un eccellente "manico" nel Flat Track, disciplina molto popolare negli Stati Uniti. Spesso si recava al Motor Ranch di Tavullia per allenarsi in compagnia di Valentino Rossi, al quale era legato da una solida e sincera amicizia.foto nicky hayden ducati flat track indy mile

A breve avrebbe compiuto 36 anni. Oltre alla sua numerosa famiglia, composta anche dalle due sorelle Jenny e Kathleen, Nicky Hayden lascia nella disperazione la fidanzata, nonchè promessa sposa, Jacqueline che lo seguiva spesso nelle trasferte mondiali. Il modo in cui è morto - lasciatemelo dire - non si addice affatto ad uno come lui: pilota combattente e uomo genuino...equilibrato, rispettoso, apprezzato perchè sempre fuori dalle cronache rosa e da ogni genere di polemica, dentro e fuori dal paddock.

Buon viaggio Nicky, mi mancherai !

TUTTI I NUMERI DI NICKY HAYDEN

MotoGP: esordio 2003, mondiali vinti 1, gare disputate 218, gare vinte 3, podi 28, punti ottenuti 1698, pole position 5, giri veloci 7;

Superbike: esordio 2002, miglior risultato finale 5°, gare disputate 38, gare vinte 1, podi 4, punti ottenuti 304.

VIDEO - RICORDANDO NICKY HAYDEN

Il promoter Dorna, ha pubblicato sul canale Youtube ufficiale della MotoGP, il bellissimo video celebrativo "#RideOnKentuckyKid: Remembering Nicky Hayden" che trovate qui sotto. In esso sono contenuti alcuni momenti significativi della carriera del pilota statunitense. Clicca qui se non riesci a vederlo.

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