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Determinato, coraggioso e carismatico, tre aggettivi che ho accuratamente scelto per riassumere brevemente il carettere di uno dei piloti più titolati della storia del Motociclismo sportivo: Michael Doohan.

LA STORIA DI UN MITO

Nato a Brisbane (Australia) il 4 giugno 1965, Doohan inizia l'avventura nel motociclismo nella prima infanzia grazie ai genitori, titolari a quel tempo di una concessionaria Honda. Il piccolo Mick comincia il suo cammino nel mondo delle moto all'età di sette anni, ma è a nove anni che inizia a correre e a partecipare alle gare durante i fine settimana, insieme ai suoi due fratelli. Il padre, li accompagna alle gare e realizza un piccolo tracciato per consentire ai suoi ragazzi di potersi allenare.

La scuola non piace a Mick, così all'età di 15 anni decide di lasciarla ed inizia a lavorare presso dei cantieri edili. Ma la passione per il motociclismo è troppo forte, tanto che Mick lascia il lavoro, all'età di 19 anni, per dedicarsi a tempo pieno a quello sport che gli regala numerose gratificazioni. I genitori preocupati per il futuro del figlio, non approvano subito quella drastica decisione, ma cambiano idea 12 mesi più tardi, quando Mick firma il suo primo vero ingaggio.

1987 - L'ANNO DELLA SVOLTA

In quegli anni Mick colleziona diverse vittorie nei campionati nazionali, ma è nel 1987 che raggiunge la prima vera svolta importante nella sua carriera. Al giovane australiano viene data la possibilità di corre una gara del campionato Superbike nazionale (ASBK), il GP di Winton Victoria. Mick accetta e ottiene il quinto posto.

Poco più tardi, il concessionario Yamaha Kouzou Morinaga offre a Doohan la possibilità di debuttare sulla scena internazionale, alla otto ore di Suzuka, con una Yamaha FZR 750. In agosto Doohan ottiene il terzo posto nel Campionato del Mondo Formula Uno TT a Sugo (Giappone). Così alla fine del 1987 Mick vanta già un ricco palmares, ben 26 vittorie su 57 partenze in quattro anni di corse su strada.

1988 - IL DEBUTTO IN SUPERBIKE

Nel 1988 il giovane Doohan inizia l'avventura nel Mondiale Superbike (come Wild Card), dove ottiene un primo trionfo a Sugo (Giappone) e vince entrambe le manches a Oran Park (Australia). Questi tre successi, insieme agli ottimi risultati raggiunti nelle precedenti esperienze agonistiche, gli spalancano le porte del Motomondiale.

1989 - L'INGRESSO NEL MOTOMONDIALE

Corteggiato dai migliori team del mondiale velocità, nel 1989 Mick decide di firmare con il Team Honda Rothmans. In squadra trova due compagni dalle eccezzionali doti di guida: l'australiano Wayne Gardner e lo statunitense Eddie Lawson, entrambi già campioni del mondo. In questo primo anno Mick si classifica al nono posto assoluto, dopo aver ottenuto come miglior risultato solo un terzo posto nel Gran Premio di Germania ed aver perso tre gare a causa di un infortunio ad una mano.

1990 - LA PRIMA VITTORIA IN 500

Il 1990 è l'anno della prima vittoria nella classe regina, ottenuta nel GP d'Ungheria ma anche di altri tre podi raggiunti nei GP degli Stati Uniti, in Australia e in Italia. Doohan conclude il suo secondo anno in 500 con un ottimo terzo posto assoluto dietro Wayne Rainey e Kevin Schwantz, ma un fuoriclasse non si accontenta di stare all'ombra dei diretti avversari e la voglia di affermarsi lo proietta verso la nuova stagione più carico che mai.

1991 - LA CRESCITA

Nel 1991 Doohan migliora ancora le sue doti di guida, ma le vittorie nei Gran Premi di Spagna, Italia ed Austria ed i podi ottenuti in ciascuna delle restanti gare non bastano a battere Wayne Rainey. Mick deve accontentarsi del secondo posto in classifica generale, dato che il pilota americano del Team Yamaha Marlboro è un osso particolarmente duro.

doohan gamba1992 - L'ANNO DELL'INFORTUNIO ALLA GAMBA

Il 1992 inizia bene, Mick cura molto la preparazione fisica e la moto è particolarmente performante, tant'è che ottiene 5 vittorie (quattro consecutive) e due secondi posti, ma la soddisfacente stagione viene interrotta a giugno, in occasione del GP d'Olanda ad Assen dove Mick, durante alcuni giri di prova necessari a testare un nuovo set di pistoni, cade dalla moto e si procura la rottura della gamba destra, con il rischio di amputazione.

Grazie all'intervento del dott. Claudio Costa, tale pericolo viene scongiurato, ma la gamba dell'australiano resta per sempre compromessa a livello funzionale, e la lunga degenza in ospedale gli preclude ogni possibilità di tornare in pista per proseguire la strada verso la vittoria del mondiale. Doohan torna in pista claudicante in occasione del GP di Interlagos (Brasile), conclude la gara con il dodicesimo posto mentre nell'ultimo round in Sudafrica ottiene il 6° posto.

1993 - LA DIFFICILE RIPRESA

Il 1993 è un anno difficile...Mick prova poco la moto prima dell'inizio del campionato e si fa nuovamente male alla gamba, subisce una nuova operazione che lo tiene lontano dalle piste fin quasi all'inizio della stagione. Poi durante i test in Malesia si rompe polso e scafoide a sole due settimane dall'inizio della stagione. Doohan riesce tuttavia a presentarsi in pista ad Eastern Creek.

Il problema principale è quello di riuscire a guidare la moto, con il piede che non ha ancora la mobilità sufficiente a manovrare il freno posteriore in maniera efficace. I tecnici Honda installano sulla NSR 500 una leva da muovere con il pollice che permette a Doohan di azionare il freno. La vittoria arriva al GP del Mugello, è la prima dopo l'incidente dell'anno precedente e segna la rinascita del pilota dopo tanta sofferenza. La stagione si conclude prematuramente a Laguna Seca, con un'altra caduta che procura a Doohan la rottura di una scapola. Così la stagione 1993 si conclude con il 4° posto assoluto.

1994 - IL PRIMO TITOLO MONDIALE

Nel 1994 Mick si presenta al via definitivamente guarito, ma timoroso di farsi nuovamente male. Inoltre la moto deve essere ulteriormente sviluppata. Nonostante ciò, dopo il terzo posto in Australia, Doohan vince 6 gare consecutive e in occasione del GP degli Stati Uniti ottiene il suo primo titolo mondiale nella classe 500.doohan nsr 500 1994

1995 - IL SECONDO TITOLO IN 500

Nel 1995 Mick parte al massimo della sua forma fisica e con il numero 1 sul cupolino della NSR 500, vince le prime due gare in Australia e Malesia e ottiene un secondo posto in Giappone. In Spagna e Germania cade e perde la testa della classifica che va al collega australiano Daryl Beattie. Ma Doohan vince le 4 gare successive (Italia, Olanda, Francia e Inghilterra) riportandosi al comando della classifica e mettendo il sigillo definitivo al mondiale 1995 con una gara d'anticipo ( Argentina).

1996 - I DUELLI CON ALEX CRIVILLE

La stagione 1996 è caratterizzata da spettacolari duelli all'ultimo sorpasso fra Doohan ed il pilota spagnolo Alex Criville. I due piloti, entrambi nella stessa squadra, sono assetati di vittorie, e Criville dimostra più volte di essere all'altezza del pilota australiano. Doohan vince otto dei 15 round previsti, di cui quattro consecutivi, e in occasione del GP di Catalunya, conquista il terzo titolo mondiale consecutivo, innalzando il record di vittorie da 26 a 34 su 106 partenze totalizzate.

1997 - IL RECORD DI VITTORIE CONSECUTIVE

Il 1997 è l'anno di nuovi record e del quarto titolo mondiale consecutivo. Con quest'ultimo importante traguardo raggiunto, Doohan eguaglia Giacomo Agostini ed il compianto Mike Haylwood. I tre campioni sono ora accomunati dalla vittoria di quattro mondiali consecutivi nella massima classe. Doohan ottiene il record di gare vinte in una stagione, 12 di cui 10 consecutive, una supremazia asoluta durata 6 mesi, con distacchi stratosferici sugli avversari e vittorie in totale solitudine. Chiude la stagione con 340 punti totalizzati.mick doohan 1997 world champion

1998 - L'ARRIVO DI BIAGGI IN 500

Il 1998 è l'ultima stagione completa che Mick affronta nella classe regina. Questa è caratterizzata dall'arrivo di Max Biaggi (4 titoli consecutivi nella classe 250), il pilota italiano vince la prima gara di stagione in Giappone e il GP della Repubblica Ceca, ma nelle restanti gare non riesce a contrastare il dominio del Re della 500 che con otto vittorie e tre secondi posti, vince il quinto mondiale consecutivo ed ottiene un nuovo record: 54 vittorie su 135 partenze dal 1989.

1999 - IL RITIRO DALLE CORSE

Il 1999 inizia in maniera incerta, la moto presenta problemi di messa a punto e nelle prime due gare Mick ottiene solo un quarto ed un secondo posto. L'otto maggio 1999 a Jerez, terzo appuntamento stagionale del Motomondiale, Doohan cade a 200 Km/h con la sua Honda NSR 500 Repsol durante le qualifiche, e riporta la frattura del polso, di una clavicola e della gamba. Ne esce con tre placche e 18 viti metalliche disseminate per il corpo.

Per gran parte della stagione si attende vanamente il rientro in pista del fuoriclasse australiano, ma a fine stagione lo stesso annuncia ufficialmente il ritiro dalle corse. Si ferma qui la carriera del Re della 500, un grande campione che con 5 Mondiali consecutivi e 54 GP vinti nella massima classe è il terzo pilota più forte della storia del motociclismo, dietro Giacomo Agostini e Valentino Rossi.

LO STILE DI GUIDA

Uno stile unico e inimitabile, aggressivo nella guida ma con traiettorie pulite, scomposto nelle curve a sinistra, Mick spingeva sempre al limite la moto con una facilità fuori dal comune, sembrava quasi che la potenza del 4 cilindri Honda fosse modesta per lui. Inoltre l'elevata sensibilità nella guida lo poneva in condizione tale da adottare la tecnica della derapata, termine tanto comune nel fuoristrada quanto sconosciuto nelle corse su pista a quell'epoca.doohan derapata

Con la sua ineguagliabile determinazione ha inchiodato milioni di appassionati davanti al televisore. Il suo ritiro dalle corse ha segnato la fine di un'epoca e lasciato tutti con l'amaro in bocca...

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